Sei appassionato di scrittura e desideri condividere questa tua passione con gli altri? Hai un sito web e desideri integrarlo con un blog? Qualunque sia il motivo per cui desideri creare un blog, questo articolo ti spiegherà tutto quello che devi sapere per imbarcarti in questo viaggio!
Dal quando nel 1994 qualcuno decise di aprire un blog per la prima volta, ad oggi su internet sono presenti milioni e milioni di blog. Purtroppo, tantissimi chiudono dopo poche settimane o mesi per inattività e cattiva gestione. Per evitare che il tuo blog faccia la stessa fine, e assicurarti di creare un blog di successo, è necessario procedere con metodo e imparare tutto quello che c’è da sapere su come fare un blog.
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1. Sceglie che tipo di blog aprire.
Prima di capire come creare un blog, devi chiederti che tipo di blog desideri aprire. Ce ne sono di diversi tipologie: personale, tematico, professionale, aziendale, per un e-commerce…. prima di iniziare, cerca di capire di cosa vuoi scrivere.
Blog personale: privato o professionale
Come creare un blog personale? Un blog personale può essere di due tipi, privato o professionale.
Creare un blog privato vuol dire avere uno spazio online dove parli di te stesso, delle tue esperienze e dei tuoi pensieri. Una specie di diario virtuale (in fondo i primi blog nati sul web hanno proprio questa funzione!). È un ottimo modo per esporti e farti conoscere dai tuoi lettori.
Aprire un blog professionale vuol dire avere un biglietto da visita digitale con il quale presentarti a colleghi, e a potenziali clienti . Grazie a un blog professionale potrai far vedere a tutti quello che sai fare, presentare i tuoi lavori, il tuo portfolio. In questo modo, chiunque sia interessato al tuo campo avrà l’opportunità di conoscerti e magari di affidarsi ai tuoi servizi.
Blog tematico
Un blog tematico è un blog che pubblica articoli attinenti a un determinato settore o vicini a una nicchia di mercato. Puoi concentrarti sui contenuti evergreen – in pratica sempre attuali. Chiaramente questo ti richiederà un lavoro di ricerca e produzione molto più intenso: dovrai essere sul pezzo in ogni momento e non puoi perderti nessuna notizia.
Inoltre, tieni presente che i blog tematici sono generalmente ottimi per guadagnare con le affiliazioni.
Blog aziendale
Se hai già un’azienda, aprire un blog aziendale è il modo perfetto per offrire ai tuoi lettori contenuti correlati alla tua attività. Aprire un blog aziendale può aiutarti a convertire i visitatori in clienti che, spinti dagli argomenti convincenti presentati nel tuo blog, decideranno di acquistare i tuoi prodotti o servizi.
Se il tuo blog sarà in grado di fornire consigli interessanti, da chi credi che compreranno i clienti? Da un sito che vende solo i prodotti o da uno che è riuscito a entrare in contatto con loro, guadagnarsi la fiducia e rappresentare un punto di riferimento per i loro eventuali dubbi?
Blog per e-commerce
Se sei il proprietario di un e-commerce, aggiungere un blog al tuo negozio online è uno dei modi migliori per migliorare il suo posizionamento su Google e dare ai tuoi prodotti una marcia in più rispetto a quelli dei tuoi competitor.
Con un negozio online, le possibilità sono infinite: puoi scrivere articoli per presentare i nuovi prodotti o una nuova linea, per annunciare delle offerte o per dare consigli utili ai tuoi clienti.
2. Delinea una strategia
È troppo semplice pensare che per aprire un blog di successo sia sufficiente creare una pagina web e iniziare a scrivere articoli a raffica. Certo, questo sta alla base del blogging, ma dietro l’apparente facilità della gestione di un blog c’è un lavoro serio che richiede tempo e dedizione.
Fortunatamente, se stai leggendo questo articolo vuol dire che sei già sulla buona strada e hai già capito che è necessario fare un po’ di ricerca prima di imbarcarsi in questa avventura! Andiamo quindi a vedere come delineare una strategia vincente per capire come creare un blog di successo.
#1. Scegliere di cosa parlare
Se hai intenzione di creare un blog, probabilmente avrai già in mente gli argomenti attorno al quale ruoteranno i tuoi contenuti. Quantomeno avrai un’idea del settore di cui vuoi parlare. Ma sarà la scelta giusta? Ecco come capirlo.
Cavalcare un trend?
Attenzione. Non sempre seguire la grande onda è una buona idea. Il blog è un investimento a lungo termine per sua natura: i tempi della SEO, soprattutto agli inizi, sono molto lunghi.
Non puoi pensare di aprire un blog oggi e iniziare a generare traffico domani.
Tornando alla nostra domanda iniziale, ti serve un argomento che da un lato abbia successo e, dall’altro, sia un evergreen. Pensa se avessi creato un blog che parlava di Google+, preso dall’entusiasmo del suo lancio. Tanti anni a parlare di quel social, pagine e pagine di contenuti, ore di lavoro… per poi assistere alla sua chiusura (e a quella del tuo blog).
Ti piace l’argomento?
Questa è una domanda importantissima. Parlare di qualcosa che ti interessa è fondamentale. Non solo perché in questo modo creare contenuti sarà un piacere (e non un dovere) ma anche perché ti aiuterà a essere costante nel tempo.
Quanto ne sai sul tema?
Potrei essere un’appassionata di arte ma non saperne nulla dal punto di vista tecnico o storico. Creare un blog di successo su questo argomento potrebbe essere un’impresa ardua e i contenuti si esaurirebbero ben presto. Senza contare che non potresti dare il tuo apporto “qualcosa in più” che ti potrebbe differenziare dai miei competitor.
Per scegliere di cosa parlare sul tuo blog, pensa ad argomenti che ti piacciono, che interessano a tante persone e che tu conosci molto bene. In questo modo non sarai una mera copia di ciò che gli altri già stanno offrendo.
Com’è la SERP?
In altre parole, com’è la concorrenza? Quante ricerche vengono fatte sugli argomenti di cui vorresti parlare? Partiamo da un dato di fatto: ormai non esiste tema che abbia zero concorrenti. Ci sarà sempre qualcuno che sta già trattando le tue tematiche.
Il punto da scoprire qui è: in che modo ne sta parlando? Posso fare meglio? Qual è il valore aggiunto che posso dare? Qual è il passo più in là che posso fare? C’è qualche gap che posso colmare con le mie conoscenze e la mia esperienza?
Per quanto riguarda il numero di ricerche, ci sono tantissimi strumenti SEO (anche gratuiti) che puoi utilizzare per scoprire qualcosa di più sui tuoi competitor. Essi ti serviranno anche per darti un’idea della vivacità di una nicchia di mercato. Eccone alcuni:
#2. Stabilire gli obiettivi
Se non parti da zero e hai già le idee chiare, stabilire gli obiettivi del tuo blog potrebbe essere semplice e immediato. Se invece ti stai avvicinando per la prima volta al mondo del blogging senza avere alle spalle un altro progetto o una base, potrebbe essere più complicato.
Pensa: da qui a un anno, cosa vuoi ottenere dal tuo blog? Traffico? Collaborazioni? Vuoi arrotondare lo stipendio? Visibilità? A seconda del tuo macro obiettivo, avrai diverse metriche da misurare.
Ricorda sempre la regola SMART per stabilire i tuoi target: scegli obiettivi misurabili, realistici e datti un arco temporale definito per raccogliere ciò che hai seminato.
Ecco alcuni esempi di obiettivi per blog:
- Ottenere una collaborazione con una PMI entro 6 mesi;
- Portare il traffico organico a 100 click giornalieri entro 12 mesi dall’avvio del blog;
- Guadagnare 100€ al mese da AdSense entro 3 mesi dall’inizio dell’attività;
- Posizionare 3 articoli sulle prima pagina di google al mese entro 8 mesi…
#3. Definire il target
Il pubblico è la cosa più importante del tuo blog. Come spesso accade nel mondo digitale (e non), trovare una nicchia di mercato su cui concentrarsi farà scalare il tuo progetto molto più rapidamente.
Cerca di capire chi sono i tuoi lettori, quali saranno le “persone-tipo” interessate ai tuoi contenuti.
Facciamo un esempio nella nicchia del digital marketing. Ci sono diverse buyer persona interessate a questi temi:
- marketing manager di piccole-medie imprese;
- freelance che vogliono costruire il proprio personal brand;
- professionisti che lavorano in agenzie di marketing;
- studenti in cerca di informazioni per il project work universitari…
Tu a chi ti stai rivolgendo? Cerca di dare un volto al tuo interlocutore ideale dando vita alle buyer persona (clicca qui per approfondire). Puoi scoprire chi sono attraverso sondaggi, ricerche di mercato, interviste… insomma, scegli il metodo che preferisci!
Una volta definito il tuo pubblico, potrai adattare i tuoi contenuti alle loro esigenze.
3. Gli strumenti
Bene. Hai scelto la tipologia del tuo blog, di cosa scriverai, ti sei prefissato degli obiettivi e hai individuato il tuo target.
È finalmente arrivato il momento di capire praticamente come creare un blog. Vediamo quindi che tipo di strumenti puoi utilizzare.
Se hai già un tuo sito web creato su una piattaforma come Shopify, potrai facilmente aggiungere un blog al tuo negozio online.
Se invece stai partendo da zero, puoi scegliere di affidarti a diverse piattaforme.
Blogger.com
Blogger è una piattaforma gratuita e facile da usare offerta da Google, che ti permette di creare in pochi clic un blog adatto alle tue esigenze.
Puoi scegliere lo stile più adatto a te e richiedere un dominio gratuito di blogspot.com o acquistarne uno personalizzato. Inoltre, grazie a Google AdSense visualizzerai automaticamente annunci mirati e pertinenti, e potrai iniziare a guadagnare scrivendo! Blogger.com offre anche dei dati sul tuo pubblico, che puoi utilizzare per conoscere meglio i tuoi visitatori del tuo blog, che potrai anche collegare con Google Analytics.
WordPress.org
La versione.org di WordPress è un software open source che puoi scaricare per personalizzare il tuo sito come desideri. Il software di WordPress.org è leggermente più complesso da utilizzare di quello di Blogger, ma ha tantissime funzionalità in più.
Infatti, utilizzando la versione self-hosted di WordPress potrai creare qualunque tipo di sito, ma dovrai avere sia un piano di hosting che un tuo dominio.
WordPress.com
La versione.com di WordPress è online, quindi non scaricabile. Questo vuol dire che con WordPress.com gestirai il tuo sito attraverso questa piattaforma, e non dovrai avere un tuo dominio o un piano di hosting. Infine, una delle carenze principali che ha questa versione rispetto al software open source è la mancanza dei plug-in.
Medium
Un incrocio tra un blog e un social media: ecco Medium, uno strumento per creare un blog in modo gratuito, facile e veloce. Possiamo considerarlo allo stesso livello di WordPress? Assolutamente no.
Medium è scrittura pura, ha poche opzioni per la formattazione. Insomma, fa il suo lavoro. È un po’ come lo studente che studia il minimo necessario per arrivare alla sufficienza.
Se vuoi uno strumento per personalizzare fino all’ultima virgola, cerca altrove; se ti basta una soluzione semplice per pubblicare qualche articolo allora Medium fa al caso tuo.
Tumblr
Alcuni lo vedono come un social network allo stato puro, altri come una piattaforma specializzata nel diario personale: parliamo di Tumblr.
Creare un blog su questa piattaforma è questione di pochi click ed è completamente gratuito.
Ad ogni account creato corrisponde un mini sito (username.tumblr.com sostituibile con il proprio dominio): si può personalizzare il tema scegliendo da una galleria tra design gratuiti e a pagamento. Per chi ha delle conoscenze di HTML e CSS è possibile creare il proprio tema.
Tumblr ovviamente non dà la possibilità di aggiungere plugin e le impostazioni sono più limitate rispetto a WordPress. Una buona soluzione per chi da un blog non chiede molto dal proprio CMS (se di CMS si può parlare in questo caso…).
4. Come far crescere il pubblico.
Ora che hai capito come creare il tuo blog e hai iniziato ad aprire un blog, hai bisogno della cosa più importante e determinante per il suo successo: i visitatori.
Come abbiamo detto già in precedenza, il pubblico è l’aspetto più importante del tuo blog.
Ci sono tre modi principali per far crescere in fretta il pubblico del tuo blog:
- Social network
- Link building
- SEO (Ottimizzazione per i motori di ricerca)
Andiamo ad esaminarli più nel dettaglio.
Social network
I social media hanno innegabilmente cambiato il mondo in cui viviamo. Ci rivolgiamo a loro per qualunque cosa, e ormai chiunque è iscritto ad almeno un social network.
Ecco perché sono uno strumento indispensabile per ampliare il pubblico del tuo blog. In base alla tua nicchia, potresti volerti concentrare su Instagram, Facebook o altri. Ogni social media ha i suoi punti di forza:
- Facebook: pubblico tendenzialmente su fasce d’età medio-alte. Perfetto per contenuti come long post, immagini, video e per le sponsorizzazioni con Facebook Ads:
- Instagram: persone tra i 18-34 anni. Ottimo per le immagini, i contenuti medio-brevi, storie, interazione diretta con i propri follower e, anche in questo caso, per le sponsorizzazioni con Instagram Ads;
- TikTok: social dei giovanissimi! Ideale per challenge, brand awareness, contenuti lampo;
- Pinterest: per chi è in cerca di una community visiva. Ideale per le immagini e i contenuti che parlano di creatività e DIY (Do It Yourself);
- LinkedIn: il social per il business. Se parli di marketing, crescita personale, criptovalute, HR… questo è il social da scegliere. I contenuti che funzionano meglio sono riflessioni personali, articoli di blog, infografiche, eventi.
Link building
Link interni ed esterni sono linfa vitale per il tuo blog. I link esterni ti permettono di ricevere traffico da altre fonti oltre alla ricerca organica e i social; i link interni sono un segnale di autorità per Google (nonché un supporto per gli utenti).
I link esterni non sono semplici da ottenere: la citazione arriva solo se il tuo contenuto è molto ben fatto e dice qualcosa di unico nel suo genere. In sostanza, dev’essere una mosca bianca.
I link interni sono link all’interno di un articolo che rimandano a un altro articolo del tuo blog.
In questo modo, quando un utente leggerà un articolo su un argomento troverà collegamenti ad articoli pertinenti, potrebbe essere interessato e continuare a leggere, passando di conseguenza più tempo sul tuo sito, che è un fattore importantissimo. Il tempo che ogni visitatore passa sul tuo sito è infatti uno tra i fattori per il posizionamento nei risultati di ricerca!
I link interni, inoltre, sono degli indicatori di autorità: in sostanza è come se dicessi a Google guarda quanto ne so su questo argomento.
Puoi aggiungere i link all’interno del tuo articolo e alla fine. Cerca di trovare articoli interessanti e logicamente collegati fra loro, così da incentivare ancora di più i tuoi visitatori a proseguire nella lettura del tuo blog.
SEO (Ottimizzazione per i motori di ricerca)
I link interni non sono l’unico modo per migliorare il posizionamento del tuo blog nei risultati di ricerca di Google. Ma ha ancora senso parlare di keyword?
La risposta è sì. Nonostante tutti i cambiamenti nell’algoritmo di Google che vanno nella direzione dell’intelligenza artificiale e del machine learning (gli ultimi Bert e DeepRank – qui un approfondimento dal Search Engine Journal in inglese), le parole chiave sono ancora le regine dei contenuti.
Quello che è cambiato nel corso del tempo è l’utilizzo che se ne fa. Se negli anni 90 bastava intasare la pagina di keyword (in gergo, keyword stuffing), oggi queste sono un semplice indicatore dell’argomento di cui si parla.
Vanno usate in modo naturale, bisogna amalgamarle all’interno del testo per offrire all’utente un’esperienza di lettura piacevole e soprattutto utile.
SEO non è solo parole chiave!
Ottimizzare per i motori di ricerca significa anche fare attenzione alla user experience, dunque migliorare tempo di caricamento della pagina, metriche di Page Speed…
Per un blog questo significa ottimizzare immagini e video. Va bene l’alta risoluzione, ma se in un post vai a inserire 10 immagini da 5 mb l’una, la tua pagina non si caricherà mai e potrai dire addio a quell’utente!
Ci sono diverse app per comprimere gratuitamente le immagini. Personalmente uso Squoosh.app: comodo, gratuito, facilissimo da usare e fa il suo lavoro egregiamente.
Monitorare le performance
All’inizio di questo articolo abbiamo cercato di capire come stabilire gli obiettivi della propria attività di blogging. Chiaramente, una volta online, bisogna monitorare le performance dei contenuti per vedere se si sta camminando sulla strada giusta o abbiamo sbagliato percorso.
Quando si parla di strumenti per il monitoraggio performance del blog in termini di traffico e posizionamento, due nomi saltano subito alla mente: Google Analytics e Google Search Console.
Entrambi disponibili gratuitamente, ci permettono di tenere traccia non solo delle visite ma anche della fonte del traffico (area geografica, tipo di device utilizzato…) e delle conversioni (acquisti, download di materiali gated…).
Con Google Search Console, in particolare, è possibile vedere le keyword con cui gli utenti intercettano il nostro sito e capire dove siamo posizionati sulle SERP.
Per iniziare a utilizzare questi strumenti è sufficiente installare il codice di tracking all’interno del proprio sito. Su WordPress è possibile usare dei plugin: anche in questo caso puoi scegliere l’opzione BigG con Google Site Kit.
Questo strumento ti permetterà di collegare facilmente il tuo blog a tutti gli strumenti Google:
- Google Analytics,
- Google Search Console,
- AdSense,
- PageSpeed Insights,
- Google Tag Manager
- Google Optimize
Come fare un blog di successo: conclusione
Quindi, cosa bisogna fare per capire come creare un blog?
- Scegliere una tipologia
- Delineare una strategia e definire i tuoi obiettivi
- Individuare il pubblico di riferimento
- Scegliere lo strumento più adatto
- Far crescere il tuo pubblico
- Monitorare i risultati
Arrivato a questo punto, dovresti aver capito cosa vuol dire creare un blog di successo. Ora, sei pronto per iniziare! Prenditi il tempo necessario per effettuare le tue ricerche e inizia a scrivere.
Hai già lanciato il tuo blog? Hai altri suggerimenti su come creare un blog di successo? Faccelo sapere nei commenti qui sotto!