Come sviluppare una campagna pubblicitaria

In questo articolo vedremo come sviluppare una campagna pubblicitaria di successo, in cinque semplici step.

Step 1 :Trova il canale più adatto alla tua attività 

Per trovare il canale devi conoscere i 19 canali che puoi utilizzare per generare trazione :

1. Blog di settore

Le maggior parte delle start-up più popolari hanno iniziato parlando dei loro prodotti sui blog letti dai potenziali clienti.

2. Ufficio stampa/Pubblicità

La pubblicità è l’arte di far conoscere il proprio nome usando media tradizionali come giornali, riviste, e TV.

3. Marketing non convenzionale

Le pubbliche relazioni non convenzionali sono iniziative pubbliche che catturano l’attenzione mediatica.Consistono nel fare qualcosa di eccezionale.

4. SEM – Search Engine Marketing

Il search engine marketing (SEM), marketing attraverso i motored ricerca, permette alle aziende di arrivare ai consumatori che fanno ricerche su google e altri motori di ricerca.

 

5. Ads sui social media e banner sui siti web

Gli annunci sulle piattaforme più famose come Reddit,youtube, Facebook, Google, e su centinaia di altri siti specializzati possono essereun potente strumento per raggiungere nuovi clienti.

6. Pubblicità offline

Gli annunci offline comprendono gli spot in TV e in radio, la cartellonista, le televendite, gli spazi su giornali riviste, così come i volantini e altre forme di pubblicità locale.

Questi annunci raggiungono una categoria di persone difficili da intercettare online, come gli anziani e i consumatori meno avvezzi alla tecnologia.

Poche start-up sfruttano questo canale, il che significa che su questo tipo di pubblicità c’è meno concorrenza.

7. SEO – Search Engine Optimization

La search Engine Optimization (SEO), è la procedura che permette al proprio sito di apparire intima airisultati dei motori di ricerca.

8. Content Marketing

Moltissime start-up hanno un blog. Non molte però usano i blog o un profilo sui social per ottenere trazione.

Questo ad oggi è uno dei canali più importanti, perché essere presente con dei contenuti di valore attraverso un blog o un semplice profilo su Instagram, ti permetterà di far conoscere il tuo brand a un pubblico molto ampio di utenti che ogni giorno frequentano blog e social network.

9. Email Marketing

L’email marketi è uno dei sistemi migliori per convertire i potenziali clienti, fidelizzando e monetizzando nel contempo i clienti già acquisiti.

Se vuoi approfondire l’email marketing clicca qui.

10. Viral Marketing

Il marketing virale consiste nel far crescere iil bacino dei clienti stimolando quelli già acquisiti a coinvolgere altri utenti.

11.Tecnologia applicate al Marketing (creazione di tool e risorse online – widget particolari, siti di formazione e così via – per attrarre consumatori)

Usare le risorse tecnologiche per acquisire clienti è un modo poco utilizzato per ottenere traction.

Le imprese di successo hanno costruito siti, applicazioni ,sviluppato widget e creato strumenti gratuiti che ogni mese attraggono migliaia di utenti.

12. Business Development

I

l business development (BD) è la creazione di rapporti strategici da cui traggono vantaggi sai la start-up che i suoi partner.

13. Vendita diretta

Per vendita diretta si intende la creazione di processi che portino alla vendita diretta.

14. Programmi di affiliazione

 

Il programma di affiliazione è un accordo tra due siti in cui un sito (affiliato) si impegna a promuovere e distribuire prodotti o servizi offerti dal secondo (merchant), in cambio di una percentuale delle vendite generate dalle attività di marketing.

15. Piattaforme Esistenti (ad esempio: Google Play e Apple Store per lanciare nuove app, social di successo come Facebook, browser come Chrome e così via)

Concentrarsi sulle piattaforme esistenti significa investire gli sforzi per la crescita su grandi piattaforme come Facebook, twitter o l’app store, e far usare il proprio prodotto ad alcuni dei loro innumerevoli utenti.

16. Fiere di settore

Attraverso le fiere  le aziende di un certo comparto produttivo possono far conoscere i loro prodotti.

17. Eventi offline

Sponsorizzare o organizzare eventi, dai piccoli raduni ai grandi convegni, può essere un ottimo sistemare creare traction .

18. Public Speakin (presentazione pubbliche)

Organizzare una presentazione pubblica per lanciare il tuo prodotto , ti può aiutare a raggiungere la traction di cui hai bisogno.

19. Creazione di Community di appassionati

Aziende come Wikipedia e Stack exchange sono cresciute puntando sullo sviluppo di comunità di persone appassionate ai loro progetti.

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Step 2: Il ciclo di vita del prodotto 

Nella definizione del piano di comunicazione è necessario tenere in considerazione la fase del ciclo di vita in cui si trova il prodotto. A ciascuna fase corrispondono condizioni di mercato e obiettivi di marketing diversi, per cui è necessario differenziare i mix di comunicazione.

 La Figura qui sotto presenta una sintesi di come i diversi strumenti di comunicazione possano contribuire al raggiungimento degli obiettivi associati alle diverse fasi del ciclo di vita.

Il ciclo di vita del cliente

Nella fase di introduzione

Lo scopo principale è quello di far sapere ai potenziali acquirenti che il nuovo prodotto esiste e quali sono le sue caratteristiche(a che cosa serve, in che cosa si distingue dai prodotti esistenti), suscitare curiosità e convincerli alla prova.

Per questo sarà necessario combinare strumenti come la distribuzione di campioni gratuiti ,la pubblicità e le relazioni pubbliche nei confronti di influenzatori e opinion leader.

Nella fase di crescita

L’obiettivo principale diviene, invece, quello di convincere i consumatori a comprare il nostro prodotto anziché le marche concorrenti, consolidare la preferenza dei consumatori e il rapporto con la distribuzione. In questo caso, la promozione e le relazioni pubbliche hanno un ruolo secondario rispetto a quello della pubblicità, che rappresenta lo strumento più efficace per comunicare al mercato gli elementi di differenza che danno identità al prodotto e aiutarlo a trovare un posizionamento distintivo.

Nella fase di maturità

Lo scopo della comunicazione è, anzitutto, quello di contribuire a mantenere la quota di mercato. La pubblicità può favorire questo obiettivo richiamando il prodotto e l’esperienza di consumo che lo connota alla mente dei consumatori, mentre la promozione delle vendite, che assume la forma di sconti offerti sia agli acquirenti finali sia agli intermediari commerciali, è di fondamentale importanza per mantenere i consumatori fedeli al prodotto e contrastare la pressione competitiva.

Nell’ultima fase, quella di declino

Le vendite diminuiscono e l’investimento in comunicazione è necessariamente contenuto perché vengono progressivamente meno le risorse per finanziarlo.
L’entità della spesa dipende, dunque, dalla velocità del declino, ma è probabile che le risorse a disposizione saranno spese in promozione alla vendita per stimolare fino a che è possibile l’interesse del consumatore all’ acquisto.
 

Step 3: Lo sviluppo del piano di comunicazione integrata di marketing

Poiché i costi di pubblicizzazione di un prodotto attraverso i media sono elevati, le decisioni relative al piano di comunicazione integrata di marketing devono essere vagliate con attenzione, usando un approccio sistematico.
La realizzazione dei piano di comunicazione dovrà prevedere tre fasi:
  • Pianificazione (sviluppo del piano di comunicazione);
  • Attuazione (esecuzione delle azioni di comunicazione) ;
  • Controllo (valutazione dei risultati).

La prima fase deve essere focalizzata sulle cosiddette “quattro W”:

  •   Who: chi è Sil pubblico obiettivo;
  •  What: (1) quali sono gli obiettivi della comunicazione, (2) qual è il budget totale a disposizione e (3) quali sono gli strumenti di comunicazione da utilizzare;
  •  Where: dove deve essere eseguita la comunicazione;
  •  When: quando deve essere eseguita la comunicazione.

Identificare il pubblico obiettivo

La prima decisione in merito allo sviluppo del piano di comunicazione è relativa all’individuazione del pubblico obiettivo (il target), cioè il gruppo di potenziali acquirenti cui è rivolto il piano, che verrà individuato sulla base delle ricerche di mercato condotte.
Maggiori sono le informazioni a disposizione sul target di riferimento, relativamente allo stile di vita dei potenziali acquirenti, ai loro comportamenti d’acquisto, ai loro valori e ai media cui sono più frequentemente esposti, più è efficace sviluppare un piano di comunicazione adeguato.

Processo decisionale

Definire gli obiettivi della comunicazione

Dopo aver identificato il pubblico obiettivo, vanno definiti gli obiettivi della comunicazione e i risultati attesi. Secondo la teoria della gerarchia degli effetti, vi sono cinque tipologie di effetti che la comunicazione può suscitare e questi si svolgono necessariamente in sequenza; quindi non può verificarsi un effetto se non si è verificato il precedente, a partire dalla consapevolezza che il prodotto esiste fino all’eventuale ripetizione del suo acquisto.
Le cinque fasi sono:
  •  La consapevolezza: il consumatore sa dell’esistenza del prodotto, è in grado di riconoscerlo e ricordarlo;
  • L’interesse: il consumatore manifesta curiosità verso il prodotto e desidera conoscerne le caratteristiche;
  • La valutazione: il consumatore valuta gli attributi rilevanti del prodotto rispetto a quelli della concorrenza;
  • La prova: il consumatore effettua il primo acquisto e prova il prodotto;
  • L’adozione: il consumatore, soddisfatto della prova, decide di ripeterne l’acquisto nel tempo.
Le fasi della gerarchia degli effetti sono utili per la definizione puntuale degli obiettivi di comunicazione.
Talvolta, un piano di comunicazione può comprendere obiettivi inerenti più di un effetto, per esempio nel caso in cui l’impresa si rivolga a due segmenti diversi, uno dei quali è già giunto alla prova del prodotto mentre l’altro non lo conosce ancora.
Solitamente, però, il piano è incentrato su un’unica fase come, per esempio, la costruzione della consapevolezza o l’aumento degli acquisti ripetuti.
Indipendentemente dalla maggiore o minore ampiezza degli obiettivi, la comunicazione dovrà essere caratterizzata da tre qualificazioni importanti:
  • Essere studiata per un pubblico obiettivo ben definito;
  • Essere misurabile;
  • Coprire un arco temporale specifico.

Determinare il budget

Dopo aver fissato gli obiettivi della promozione, un’impresa deve decidere qual è il budget da investire in comunicazione.
Questa decisione non è facile da prendere anche perché non esiste una modalità univoca di misurazione dei risultati ottenuti sulla base degli investimenti effettuati.
L’immagine qui sotto mostra un esempio dell’investimento in comunicazione di alcune grandi imprese per il mercato statunitense, mentre secondo Nielsen Media Research i top spender del mercato italiano nel 2011 sono stati Telecom, Ferrero, Fiat, Procter & Gamble, Wind e Vodafone.

Esempio dell’investimento in comunicazione di alcune grandi imprese

Step 4: Progettare la comunicazione

L’elemento centrale di un piano di comunicazione è costituito dai suoi contenuti e,
quindi, dal messaggio che si vuole comunicare. Quest’ultimo, secondo il modello
AIDA (Attenzione, Interesse, Desiderio, Azione), per essere efficace deve attirare
l’attenzione, mantenere elevato l’interesse del consumatore, sollecitare il desiderio
e spingerlo all’azione.

Per far questo il messaggio deve essere formulato prendendo decisioni, innanzitutto, in merito al suo contenuto, che può essere trasmesso facendo appello a tre tipi di richiamo:

  • Razionale, (per mettere in evidenza le caratteristiche del prodotto e la sua capacità a risolvere i problemi del consumatore),
  • Morale (per stimolare il senso di giustizia dell’audience, spesso utilizzato in favore
    di problemi di tipo sociale),
  • Emozionale (per suscitare emozioni positive o negative
    che inducano all’acquisto).

Altro fattore di fondamentale importanza nella formulazione di un messaggio
è la sua struttura, il che comporta decisioni in merito a come esprimere il concetto
che si vuole trasmettere.

Fra gli aspetti strutturali rientrano:

  • L’esplicitazione delle conclusioni,
  • Le argomentazioni (chi comunica deve decidere se elogiare semplicemente il prodotto o esporne anche i limiti),
  • L’ordine di esposizione degli argomenti (è necessario prendere decisioni in merito alla presentazione dell’argomento principali: se all’inizio o alla fine).

Inoltre, chi comunica deve decidere la forma del messaggio e impostarla in
modo che risulti efficace. Per esempio, se il messaggio viene trasmesso via radio,
chi progetta la comunicazione deve decidere quali parole e voce utilizzare e le
pause da inserire all’interno del testo da comunicare.

Infine, è di fondamentale importanza prendere una decisione in merito alla a fonte
del messaggio. Infatti, il modo in cui quest’ultimo viene recepito è influenzato da come il pubblico di riferimento percepisce la fonte della comunicazione.

I fattori che stanno alla base della credibilità della fonte sono:

  • L’attendibilità, che è legata a quanto la fonte viene ritenuta onesta e obiettiva; per esempio, spesso gli amici, sono ritenuti più attendibili dei venditori o di persone che non si conoscono;
  • La competenza professionale, che fa riferimento a conoscenze di tipo specialistico e rende, quindi, più attendibili fonti esperte nell’area di competenza cui il messaggio fa riferimento; per esempio, per pubblicizzare un dentifricio, la fonte più attendibile potrebbe essere un dentista;
  • La simpatia, che infine può rendere più accattivante una fonte per l’interlocutore.

In conclusione, la fonte più credibile per il ricevente del messaggio è quella che
possiede un elevato livello di tutte queste tre caratteristiche.

Step 5: Definire la tempistica

Una volta completata la progettazione di  ciascuno degli elementi della campagna pubblicitaria, non rimane che pianificare la tempistica più efficace per trasmettere i messaggi al target prescelto, quindi definire l’inizio, la durata e la frequenza della campagna.

I fattori che influenzano la pianificazione del calendario di comunicazione sono molti, come, per esempio, la stagionalità e l’attività della concorrenza. Compagnie aeree e squadre sportive professionistiche, per esempio concentrano l’investimento nei periodi di maggiore attività e lo riducono negli altri.

Allo stesso modo, l’arrivo di un nuovo concorrente sul mercato o il riposizionamento
di una marca rivale richiederà un’intensificazione degli investimenti di contrasto
concentrati nel tempo.

Conclusione

L’obiettivo di ogni buona campagna è anche quello di far parlare di sé: più una pubblicità è innovativa e efficace più verrà ricordata dai consumatore e di conseguenza aumenterà la diffusione del proprio messaggio. Ecco che i social media di recente sviluppo aiutano a diffondere sempre maggiormente i contenuti legati alle comunicazioni pubblicitarie, avendo la possibilità di ricevere in tempo reale feedback e commenti dai consumatori stessi.

 

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AUTORE: Nasto Niccolo

Blogger ,specializzato in digital marketer e growth hacking.
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Consulente su tematiche di web marketing.

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